Camino a legna addio?

Camino a legna addio?

Una casa con un camino a legna fa pensare sempre ad un ambiente suggestivo, romantico e pieno di calore umano.

Sarà la fiamma viva coi suoi colori accesi, oppure lo scoppiettio del legno che arde, o ancora il calore naturale che si sente fino in fondo al cuore, tanto da creare un clima di calma e serenità  …

Comunque sia, per gli amanti del camino a legna, questa fonte di calore resta la più piacevole e forse più economica, a cui ricorrere durante le fredde giornate d’inverno.

I camini a legna infatti, diffondo rapidamente una grande quantità di calore per questo sono adatti per ambienti molto ampi e ben ventilati; ma necessitano anche di spazio idoneo e chiuso lontano da umidità e pioggia, da adibire come legnaia.

Cosa molto importante per un buon utilizzo del camino a legna è la sua manutenzione.

Per evitare danni alla casa e alle persone, il focolare deve essere controllato spesso durante il suo funzionamento affinché eventuali zampilli di fuoco non possano causare bruciature e pericolosi incendi; deve essere anche pulito spesso, poichè la cenere tende a sporcare la superficie del focolare e le pareti interne della canna fumaria, che col tempo va ad essere inevitabilmente intasata dalla fuliggine con pericolosi ritorni di fumo ed eccessiva produzione di monossido di carbonio, nocivo alla salute.

Chi ha un vecchio camino a legna in casa sa infatti, che questo antico impianto di riscaldamento è responsabile di una grande emissione di polveri sottili che inquinano l’aria e che pertanto, è importante adottare una serie di misure e comportamenti al fine di consentirne un migliore funzionamento.

Il DM n. 186/2017, che prevede la classificazione ambientale di stufe e camini in base al loro impatto ambientale, è stato aggiornato seguendo la direttiva europea 2008/50/CE con nuove regole per ridurre o eliminare del tutto l’uso del camino, soprattutto in alcune Regioni con alto tasso di inquinamento, al fine di aumentare l’efficienza energetica nel settore civile ed evitare il rilascio di una eccessiva quantità di particelle incombuste che potrebbero compromettere la qualità dell’aria.

Allora si può dire addio al camino a legna? Addio alle calde e suggestive giornate passate davanti al caldo focolare domestico?

Anche se la normativa vigente fa presupporre che si vada verso questa soluzione, per chi ha già un camino a legna, è possibile che possa ancora utilizzarlo se rispetta certi requisiti:

 

– deve avere un andamento verticale lungo tutto il percorso, affinchè non ci siano strozzature che blocchino il tiraggio e la fuoriuscita di fumo;

– deve essere dotato di una camera di raccolta di materiali di scarto solidi non combusti da essere poi adeguatamente smaltiti;

–  deve essere obbligatoriamente sottoposto a controlli periodici da un operatore abilitato, che è tenuto a comunicare al catasto tutti i camini presso cui effettua operazioni di manutenzione, al fine di permettere il monitoraggio dell’impatto che hanno questi impianti sulla qualità dell’aria.

 

Gli impianti che non rispettano questi requisiti previsti, dovranno invece, essere disattivati

Per chi, nonostante queste restrizioni, abbia comunque voglia di installare un camino nella propria casa, può prendere in considerazione altre soluzioni, come i caminetti e stufe di ultima generazione, che pur attenuando o eliminando del tutto gli svantaggi e le pericolose emissioni di particelle inquinanti, consentendo di ottenere la stressa quantità di calore e creare la suggestiva atmosfera del camino a legna.

Ma di questi nuovi sistemi di riscaldamento a biomassa non inquinanti ne parleremo un’altra volta.

Per ora, godiamoci il vecchio e caro camino a legna. Che sia a norma, pero!

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