Home-working, smart-working e co-working. Il lavoro cambia ufficio

Home-working, smart-working e co-working. Il lavoro cambia ufficio

E’ ormai evidente che la pandemia da Covid ha cambiato non solo il nostro modus vivendi, ma anche le nostre abitudini lavorative.

Il concetto di produttività si è trasformato, nel senso che si è capito che per molti tipi di professioni, non è necessario recarsi sempre in un ufficio per svolgere determinate mansioni e a volte solo per poche ore al giorno, ma spesso è sufficiente appoggiarsi ad una postazione attrezzata qualunque, in un posto qualsiasi.

Così durante il lockdown molti lavoratori che normalmente svolgevano il loro lavoro in ufficio sono stati “costretti” al cosiddetto home-working, sacrificando angoli o camere che in passato erano destinate alla propria vita privata e familiare.

Proprio per questo motivo, un’abitazione privata si sta rivelando nel tempo, poco funzionale dal punto di vista di spazio, privacy, concentrazione e, per quanto possa essere più comoda ed adattabile sotto diversi punti di vista, non è attrezzata come un vero e proprio ufficio.

L’ambiente fisico di lavoro incide molto sullo stato d’animo e influisce sulla produttività. La possibilità di lavorare in co-working, di disporre cioè, di spazi condivisi da utilizzare come ufficio temporaneo, permette più libertà di programmazione del lavoro e gestione del proprio tempo; facilita inoltre, la collaborazione e la socialità, stimolando la creatività e conseguentemente la produttività.

Il co-working, è stato adottato per la prima volta nel 2005 a San Francisco, da un gruppo di freelance che avevano cominciato a lavorare insieme in una caffetteria, ma si è diffuso rapidamente ovunque, anche in Italia, soprattutto in seguito alla pandemia.

Questo nuova formula di approccio al lavoro, si sta rivelando vincente soprattutto per i cosiddetti nomadi digitali: liberi professionisti, come freelance, imprenditori e consulenti, poiché permette di lavorare in modo flessibile ovunque, appoggiandosi per il tempo necessario, ad uno dei tanti spazi co-working presenti non solo nelle grandi città, ma anche in piccoli luoghi turistici.

I cosiddetti coffice per esempio, dove i clienti possono consumare piatti freddi e magari fare una pausa caffè con qualche amico, di conoscere nuove persone e, in modo informale, incontrare colleghi e fornitori, offrono spesso una tavolo/postazione dedicata con una connessione wifi gratuita, a volte anche l’uso di un pc.

Ma esistono anche vere e proprie aziende come la holding IWG, di cui fa parte la più conosciuta Regus (ma ce ne sono diverse anche locali),che operano proprio nel settore degli spazi dedicati per chi lavora in smart-working e che offrono uffici temporanei con attrezzature e servizi personalizzati, non solo ad imprenditori soliti a viaggiare, liberi professionisti e piccole imprese, ma anche a start up, che essendo in fase iniziale della loro attività e non potendo affrontare ancora i costi d’affitto permanente e l’acquisto di attrezzature, preferiscono utilizzare questi spazi per sviluppare il loro progetto imprenditoriale.

Queste strutture aperte anche 24 h al giorno tutto l’anno, dispongono infatti, di uffici, postazioni e spazi open space attrezzati in modo funzionale, ma arredati con gusto e con attenzione al comfort.

I clienti possono usufruire inoltre, di parcheggio privato, connessione internet superveloce, apparecchiature come stampanti, proiettori, telefono fisso con n.ro personale, ma anche di call room, sala d’attesa, sala relax con divani e tv, area ristoro con angolo bar, frigorifero e forno a microonde; non di rado offrono anche servizi di reception, ricevimento posta, segretariato, assistenza, ecc.

La formula del lavoro in co-working sta prendendo piede anche alcune per alcune categorie di lavoratori dipendenti che sono tenuti a svolgere le proprie mansioni presso la sede aziendale, ma con orari flessibili, o senza processi aziendali stringenti e per i quali i tradizionali uffici sono stati ripensati per essere più confortevoli, con postazioni e arredamenti funzionali, ma meno anonimi, più “familiari” in cui si favorisce la socialità con gli altri colleghi, il confronto su idee e progetti in piena libertà, in modo più efficiente ed efficace, ma soprattutto, senza stress.

Buon lavoro, ovunque Voi siate!

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