Piccola guida alla scelta della piscina da giardino

Piccola guida alla scelta della piscina da giardino

Il Nuovo Anno è iniziato solo da pochi giorni e se tra i vari propositi per il 2024 c’è anche quello di installare una piscina nel vostro giardino per godere delle prossime belle giornate di sole e caldo estivi, è bene che cominciate già da ora a pensare al progetto e ad informarvi  sugli eventuali permessi ed autorizzazioni da richiedere, necessari per la sua realizzazione.

A meno che infatti, non vogliate acquistare una piscina in kit fuori terra a libera installazione, smontabile e removibile come quelle gonfiabili in vinile, o rigide in resina, sappiate che tutti gli altri tipi di piscina non rimovibili, richiedono tempi di installazione che possono variare dai 3 ai 6/8 mesi.

La scelta del tipo di piscina da giardino, che potrebbe essere interamente o parzialmente interrata, prefabbricata o costruita in loco  e in materiali diversi,  dipende dalle proprie esigenze, dallo spazio disponibile e dalle  preferenze estetiche, ma soprattutto dal proprio budget.

La piscina prefabbricata  è una vasca costruita direttamente in fabbrica, in blocchi di cemento, vetroresina o in acciaio e può essere installata fuori terra, oppure interrata.

Sul mercato si trova un’ampia scelta di piscine prefabbricate in diverse forme e stili, relativamente veloci da installare, soprattutto se fuori terra, e pratiche da pulire.

 

  • Per la piscina prefabbricata fuori terra non sono necessari particolari verifiche del terreno, in quanto gli elementi, trasportati e assemblati sul posto vengono collocati sulla superficie del terreno precedentemente coperto solo da una soletta in calcestruzzo. Inoltre, può essere rivestita in  pietra  naturale ( o pvc con effetto pietra), in raffinato ed elegante legno, oppure in resistente rattan.

E’ da precisare che se le sue dimensioni superano il 20% dell’edificio principale e vanno a modificare il terreno in modo strutturale, è necessario richiedere l’autorizzazione all’esecuzione dei lavori al Comune di appartenenza.

 

  • La piscina prefabbricata interrata è più costosa, poiché prevede che sia fatto un  scavo nel terreno in cui va  ad essere inserita la vasca. In questo caso, è necessaria invece, la verifica del terreno per la realizzazione di un massello in calcestruzzo adeguato alle dimensioni della vasca e al peso dell’acqua che dovrà contenere, ed essendo una vera e propria opera edilizia, va presentata specifica documentazione per la richiesta di autorizzazione allo scavo.

La piscina prefabbricata pur essendo più economica di una in cemento armato interrata e adattabile a diverse esigenze, è meno durevole nel tempo e soprattutto, poco personalizzabile.

 

Nonostante i maggiori costi, una piscina in cemento armato interrata ha infatti, diversi  vantaggi e può essere considerato un buon investimento a lungo termine: essendo costruita in materiale altamente resistente e sicuro, dura per decenni senza aver bisogno di particolare manutenzione e nel contempo aumenta il valore dell’immobile di cui fa parte.

Inoltre, permette di realizzare progetti  ad hoc (forma, dimensioni, stile, con o senza bordo…) secondo gusti ed esigenze specifiche, nonché di aggiungere accessori, come: luci e idromassaggio, piccole cascate;  l’installazione di sistemi automatici di pulizia e disinfezione e di riscaldamento dell’acqua; può essere dotata di una copertura retrattile che può essere aperta o chiusa a seconda delle condizioni meteorologiche, oppure di una struttura a mo’ di serra permanente in vetro o altro materiale resistente, consentendone così l’uso anche con la pioggia o duranti i mesi invernali.

Trattandosi di una vera opera edilizia permanente che incide sul terreno e l’ambiente circostante, i tempi per ottenere il Permesso di Costruire  fino alla sua  concreta  realizzazione sono abbastanza lunghi, in quanto prevedono una preventiva perizia del terreno,  lavori  di scavo con opportuni rinforzi  strutturali e trattamenti impermeabilizzanti nel rispetto di tutte le  norme relative alla sicurezza elettrica, alle normative sulle acque reflue, e a quelle  relative ai vincoli paesaggistici ed urbanistici.

Infine, entro 15 giorni dalla effettiva installazione della piscina, va richiesta la cosiddetta Dichiarazione di Conformità al fine di ottenere l’agibilità secondo le norme di sicurezza e di igiene vigenti e che può comportare la possibilità di ispezione dell’opera edilizia da parte della Asl.

Come premesso, non è proprio semplice, né veloce realizzare una piscina in giardino, magari personalizzata. Ciononostante i nostri professionisti certificati  possono consigliarvi, aiutarvi con l’iter burocratico ed assistervi fino alla sua realizzazione, affinché la prossima estate possiate godervi sole e relax a bordo della vostra piscina.

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