Stile Industriale: la bellezza dell'imperfezione

Stile Industriale: la bellezza dell'imperfezione

Sarà che fa sentire molto ambientalisti, visto che è di tendenza non buttare ciò che si può riciclare e riutilizzare; sarà che non a tutti piacciono le case perfette e impeccabili; sarà che ricorda tanto la “factory” in cui  negli anni ’50 e ’60 Andy Warol creava la Pop Art…  in ogni caso, l’arredamento in  stile industriale è tornato di moda.

Lo stile industriale risale infatti, proprio a quel periodo, durante il quale si cominciò a recuperare spazi all’interno di fabbriche, uffici e magazzini dismessi per riconvertirli in abitazioni civili.

L’arredamento in stile industriale è adatto infatti, a particolari abitazioni urbane che imitano locali industriali, professionali o commerciali e dove non sono previste partizioni interne, pareti che definiscano le camere, come nei cosiddetti  loft , appartamenti all’ultimo piano, illuminati e areati da ampie finestre con infissi in alluminio su muri perimetrali grezzi, in parte solo intonacati di bianco, in parte con alcuni mattoncini scoperti; e con pilastri in cemento armato a vista, condotte e tubi in metallo scoperti, pavimenti realizzati in resina industriale o in cemento lucidato.

E’ bene infatti, ricordare che lo stile industriale mostra più che nascondere le imperfezioni e valorizza particolari oggetti e personalizzazioni ma, sebbene possa essere divertente arredare un unico ambiente come una tabula rasa, in cui si potrebbe teoricamente inserire ciò che piace e in qualsiasi modo, l’ideale sarebbe capire prima di tutto dove meglio posizionare tutti gli elementi, in modo da ottimizzare il grande spazio e renderlo funzionale alle proprie esigenze.

Va da sé che il design dell’arredamento stile industriale è caratterizzato da elementi e complementi semplici, dalle linee rette ed essenziali, realizzati con materiali grezzi e resistenti, come il legno non lavorato, il metallo, il vetro.

Quindi,  vada la cucina a vista in legno scuro o chiaro, ma opaco e invecchiato, su cui siano ben in vista anche oggetti  vintage e/o  riciclati, come pentole in rame o vecchi orologi ancora belli e funzionanti,  sedie stilizzate attorno ad un pesante tavolo in legno grezzo, che doni un tocco di dinamicità alle forme nette ed essenziali degli altri elementi; così come una poltrona in pelle accanto ad una stufa in ghisa con tubi a vista e una grande lampada da terra in alluminio, per creare un angolo intimo e familiare; mentre librerie in metallo e mobili, alti o bassi, dalle linee semplici possono essere posizionati lungo i muri o in determinati punti per delimitare funzionali spazi; altri oggetti come vasi o libri, possono essere messi direttamente sul pavimento, proprio come in una fabbrica.

E’ importante studiare il tipo di illuminazione per dare la giusta luce a tutto l’ambiente, soprattutto perchè i materiali come metallo e legno grezzo e i colori grigio e nero, possono rendere pesante l’atmosfera; quindi nonostante i faretti stilizzati collegati a fili di metallo facciano tanto industrial, vanno alternati a calde lampade a sospensione; così come ai colori grigi e neri vanno accostati i beige, ma anche ai rossi, dei tessuti cozy e soft come il velluto e la pelle dei divani e tappeti  per rendere l’ambiente meno impersonale e  più “ domestico”.

Ricordiamo infatti che lo stile industriale deve solo imitare quello delle fabbriche e degli uffici, non riprodurlo fedelmente col rischio di ricreare un ambiente molto pratico, essenziale e informale, ma anche anonimo, freddo e per niente accogliente.

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